Il boscarìn o boškarin era un animale molto versatile, buono sia per il lavoro che per la carne, ma che soprattutto era un animale da lavoro. |
Un imponente toro di boscarìn nella campagna istriana. Affiancava il contadino nel lavoro dei campi e nella vita di tutti i giorni ed era prezioso perché assicurava la sopravvivenza economica della famiglia contadina. |
|
Una rara immagine di boscarìn utilizzato come trattore in città. A Trieste nei primi anni del Novecento con le bestie che ancora circolavano in città. |
👉Veniva utilizzato "come un cavallo" cioé anche come forza motrice per trainare carri e carretti o per trascinare pietre per la costruzione di case e muri. Veniva nutrito con quella poca erba che c’era e le sue vacche fornivano alle famiglie piccole quantità di latte.
|
Anziana contadina dell'interno istriano ritratta nel corso di una premia- zione del boscarìn più bello del contado (anni Novanta del '900). |
👉Arrivati a fine corsa, la carne dei
boscarìn veniva usata per preparare i sughi, perfetti da accompagnare agli gnocchi o ai
''fuži'' istriani. Oppure preparata lessa, o arrosto in padella sull’olio d’oliva. Formule che derivano tutte dalla spontanea cucina contadina tradizionale.
👉Oggi invece con le sue carni si tendono a realizzare certe ricercatezze gastronomiche che si pretendono ispirate alla cucina del territorio, quando invece "ai tempi" nessuno si sarebbe sognato di sprecare un prezioso boscarìn per mangiarselo subito e bruciarsi così "il capitale".
Nessun commento:
Posta un commento