Si tratta del "cotto di Praga", però tagliato grosso al coltello e servito caldo con accompagnamento di cren e senape.
Un po' di storia: nel 1857 un macellaio di Praga di nome František Zvěřina ne iniziò una produzione limitata, utilizzando cosce intere con l’osso (od kosti).
Il suo metodo prevedeva di cuocerlo infilzandolo in uno spiedo sopra le braci ardenti.
Nel 1879, l’imprenditore ceco Antonín Chmel, fiutò l'affare e decise di produrlo con metodi industriali, mantenendo però la matrice originale messa a punto da Zvěřina e riuscì a farne un prodotto “cult”, esportato dalla Baviera alla Romania.
Eccolo sul tavolo della Trattoria Bottazzo in Val Rosandra, doverosamente caldo, tagliato grosso e accompagnato da cren (rafano) fresco gratuggiato al momento, e senape. |
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