24 giugno 2018

Il prosciutto cotto che se magna a Trieste

Si tratta del "cotto di Praga", però tagliato grosso al coltello e servito caldo con accompagnamento di cren e senape.
cotto alla triestina
Il “Pražská šunka od kosti” ha una storia di oltre 160 anni che inizia nel-
la capitale boema. E' ricavato da cosce di suino in salamoia, affumicate
al legno di faggio ed aromatizzate alle erbe. La sua produzione a Trieste
ha inizio nel 1874 ad opera dell'immigrato trentino Masè.
Un po' di storia: nel 1857 un macellaio di Praga di nome František Zvěřina ne iniziò una produzione limitata, utilizzando cosce intere con l’osso (od kosti).
Il suo metodo prevedeva di cuocerlo infilzandolo in uno spiedo sopra le braci ardenti.
Nel 1879, l’imprenditore ceco Antonín Chmel, fiutò l'affare e decise di produrlo con metodi industriali, mantenendo però la matrice originale messa a punto da Zvěřina e riuscì a farne un prodotto “cult”, esportato dalla Baviera alla Romania.

cotto alla triestina
Eccolo sul tavolo della Trattoria Bottazzo in Val Rosandra, doverosamente caldo, tagliato grosso e accompagnato da cren (rafano) fresco gratuggiato al momento, e senape.

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