È un dolce della tradizione asburgica di Trieste, di Fiume e dell’Istria. Di facile preparazione, il Koch di riso deriva il suo nome alla lingua tedesca, dato che il verbo tedesco "kochen" significa "cuocere".
Maria Stelvio, "La cucina triestina", Trieste (1.a edizione: 1927), Lint 18esima edizione, 2013. Al numero 998 del ricettario la formula per il Koch di riso. |
Leggermente diversa da quella di Maria Stelvio é questa é la ricetta, suggerita da una signora istriana:
Una fetta di Koch di riso guarnito con della confettura di mirtilli e more. Come tutte le ricette della cucina povera, la ricetta varia di luogo in luogo o addirittura di famiglia in famiglia. Accanto al Koch di riso erano diffusi anche il Koch di semolino (Grieskoch in tedesco) e il Koch di patate. |
"INGREDIENTI. Per 6 persone. ¾ litro di latte, 1/8 di litro d’acqua, 200 gr. di riso, 100 gr. di burro. 80 gr. di zucchero, 4 uova, 2 manciate di uva sultanina sotto Rum, raschiatura di limone.
PREPARAZIONE. Lessate il riso in una pentola col latte e 1/8 di litro d’acqua. Mescolare spesso. Quando il riso è tenero e addensato, lasciarlo raffreddare. Mantecare il burro con lo zucchero, frullatelo assieme ai tuorli fino a ottenere una massa spumosa. Aggiungere un po’ alla volta il riso e la raschiatura di limone e unire lentamente le chiare montate a neve. Cuocere, per ¾ d’ora in uno stampo imburrato e cosparso di pangrattato, in forno a 180 gradi."
👉Nella ricca storia industriale di Fiume operarono anche la Fabbrica per la Pilatura del riso e la Fabbrica d'amido (Società anonima ungherese, fondata nel 1881).
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