E' un esempio di abitazione monofamiliare tradizionale. Si trova a Trebiciano, sull'altipiano del Carso triestino, ed é diventata un museo.
La casa carsica di Trebiciano é diventata museo etnografico nel 2001 (foto di Daniela Durissini). |
È nota come casa Ljenčka, dal nome della sua ultima proprietaria, Helena Stock, soprannominata Ljenčka o Ljenčkica, e deceduta nel 1929. |
La casa carsica o Ljenčkina hiška di Trebiciano in una foto del 1977: una monofamiliare con camino absidato (semicircolare) esterno (per evitare l'incendio dei tetti) e con la copertura costituita da lastre di pietra calcarea locale. L'interno era diviso a metà da un tramezzo costituito da rami di nespolo intrecciati e direttamente intonacati, per separare la zona degli umani da quella degli animali.
Il focolare esterno con copertura a lastre rappresenta la diffusione nelle case in pietra, della tipologia adottata nei casoni in paglia per prevenire gli incendi. La copertura del tetto è in coppi.
L'interno della casa carsica di Trebiciano, con l'angolo "del fogo" che era il cuore pulsante della casa. Dotato del forno a parete per la panificazione e di un pavimento rialzato di pietra grossa capace di assorbire il calore vitale di un fuoco "a terra" per irradiarlo in tutto l'ambiente, muri comprese. In uno spazio che richiama il fogolar davert trentino. |
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