28 dicembre 2020

Il brodo brustolà istriano e i suoi parenti alpini

E' questa la versione locale, marinaresca e contadina insieme, del brò brusà trentino e tirolese, terragno e austriacante, veneto e anfibio, vera testimonianza di una natura contadina, legata alla terra.
Formula semplice e direi sovranazionale, intessuta nella quotidianità fa-
migliare dei piccoli coltivatori diretti. Minestra di farina bruciata che ha
l'impronta della Brennsupppe austriaca o del brò brusà del Trentino.
Una minestra di farina tostata in padella, alla quale poi si aggiunge il brodo. Ha tante varianti: “La mamma spagliava dei pugnelli di farina da polenta sulla piastra della cucina economica rigirandola perché abbrustolisse in modo uniforme. Poi metteva sul fuoco la pentola con l’acqua, aggiungeva il tutto con un po’ di sale e di lardo, o strutto… E quella era la minestra brustolin…"
Nelle famiglie dei piccoli contadini la donna passava molto tempo in cucina, così come il bue era aggiogato all'aratro e l'uomo era legato alla terra. Questa versione istriana prevede anche le uova sbattute ed è dunque più carica e sostanziosa, anche se l'autore la classifica come "cibo leggero, dietetico".

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