9 ottobre 2018

Il belvedere "Vedetta Italia" sul Carso triestino

La sua storia inizia nel 1908, quando il "Club Touristi Triestini" innalzò una torre di bianca pietra calcarea per celebrare i sessant'anni di regno dell’imperatore Francesco Giuseppe. Ma il suo nome originario ("Vedetta del Giubileo") durò poco perchè il fascismo lo cambiò subito.
vedetta italia
Era una grande torre in pietra bianca, alta 11 m, progettata dall'architetto
Carlo Hesky e realizzata con fondi frutto di una sottoscrizione pubblica.
Si chiamava "Vedetta del Giubileo". Nel 1922 passò alla Società Alpina
delle Giulie del CAI, che la ribattezzò "Vedetta Italia".
E divenne così la "Vedetta Italia".
Più tardi, nel corso della WW2, per la sua visibilità divenne un bersaglio ben individuabile dall’aeronautica anglo-americana, e i tedeschi la demolirono, facendo anche sparire tutte le pietre che la componevano.
Quella attuale è stata costruita nel nel 1956 dall’"Ente provinciale del Turismo d’Italia" tramite il Selad, la "Sezione lavoro aiuto disoccupati".
vedetta italia
Si noti che in origine anche la collocazione era diversa: si trovava allo stesso livello della attuale palestra di arrampicata, ma più spostata in direzione di Prosecco, come ben si vede nella foto in bianco e nero. Oggi la Vedetta Italia è raggiungibile dal sentiero CAI n. 1, dal n. 12 o dalla passeggiata "strada Napoleonica".






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