19 novembre 2021

Le stragi taciute di noi "italiani brava gente"

Le stragi di civili fatte dai soldati regolari del Regio Esercito che poi (dopo l'8 settembre '43) vennero "prese in carico" dai miliziani della Repubblica di Salò e dai loro alleati nazisti. Una lettura istruttiva.
Un gruppo di alpini fotografato sul fronte balcanico durante la WW2, assieme a un prigioniero civile e un collaboratore locale (ustascia o cetnico?).

Tra le altre vi si narra la vicenda del tenente del Regio Esercito italiano Fran-
co Monicelli che, dopo aver parte
cipato a rastrellamenti e stragi di civili, de-
cise di averne avuto abbastanza e di
sertò. Poi, anziché "fottersene", parteci-
pò alla Resistenza. I suoi diari di 
guerra smontano il mito degli "italiani bra-
va gente". 
Vedi in "Disertori" di Mimmo Franzinelli, edizione Google.
Il tenente Franco Monicelli così descrive sè stesso e i suoi uomini in azione: "...e dal massacro passammo alla strage, uomini e donne a centinaia caddero, mani e piedi legati, sotto il piombo della mitragliatrice. E la nostra rabbia sembrò non aver più fine, sembrò nutrirsi sempre più del sangue e della carne martoriata dei morti che stramazzavano l'uno sull'altro dentro le fosse già pronte, finché anche la convulsa reazione si spense e non rimase in noi che uno stordimento amaro, una corrotta sete d'acqua e silenzio".
👉L'autobiografia del ten. Monicelli, che poi disertò e partecipò alla Rresistenza, fu data alle stampe nel giugno del 1945 e smentisce chi dopo la guerra alimentò il mito degli "italiani brava gente".
👉Questa vicenda ispirò il film "La grande guerra" di Mario Monicelli, con Alberto Sordi e Vittorio Gassman.

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