11 marzo 2021

L'antica ferrovia della Val Rosandra

Partiva dall'attuale stazione di "Campo Marzio" in centro città e si inerpicava sul Carso fino ad Erpelle.
Il tracciato della "ferrovia della Val Rosandra" é fedelmente riportato nella cartografia dell'Istituto Geografico Militare di Firenze, qui in scala 1:100.000. La linea partiva dalla stazione di "Trieste S. Andrea" (l'attuale Campo Marzio) e dopo un percorso con pendenze fino al 33%, raggiungeva la stazione di Erpelle, che si trovava sulla linea Divača- Pola.
La stazione di Campo Marzio da dove partiva la ferrovia della Val Rosandra. Fu aperta a fine del 1887 per collegare il porto di Trieste alla Ferrovia Istriana Divača-Pola che era già in servizio dal 1876. Essendo pubblica, la Trieste-Erpelle non era gravata gli onerosi pedaggi richiesti dalla privata Südbahn per il transito dei convogli lungo la propria linea della ferrovia Vienna-Graz-Lubiana-Trieste.
La Ferrovia Trieste-Erpelle si arrampicava sulla destra orografica della
Val Rosandra, di fronte al Monte Carso. Nella foto é ben visibile la cicla-
bile che é stata ricavata sul suo tracciato. Venne dismessa nel 1958.
La ciclabile realizzata sul sedime della Trieste-Erpelle utilizza i viadotti
e i tunnel del tracciato originario. Essendo intersecata da diversi sentieri
si presta bene anche alle escursioni pedonali, sia brevi che lunghe
Dopo la costruzione della "Ferrovia Istriana" (1876) che collegava Pola con Divača e con il resto della rete ferroviaria dell'impero, sorse il problema di realizzare un collegamento ferroviario tra Pola e Trieste, a carico dello stato per evitare di dipendere dalla priva Südbahn. Dopo numerosi progetti, prese corpo l'idea di realizzare un collegamento attraverso la Val Rosandra, tenendo conto che dalla stazione di Erpelle/Hrpelje-Kozina, posta lungo ferrovia Istriana, si sarebbe potuto raggiungere rapidamente Trieste.
C'erano cinque stazioni: Trieste S. Andrea (l'attuale Campo Marzio), S.
Anna, poi le frazioni di S.Giuseppe, S.Antonio e S.Elia
 per arrivare, do-
po un tracciato con pendenze fino al 3,3 %, nella stazione di Erpelle, sul-
la linea Divača-Pola. C'erano 
23 passaggi a livello in meno di 20 km.
👉Il 26 di ottobre 1885 dello stesso anno venne posata la prima pietra della nuova linea, che partiva dalla stazione di "Trieste S. Andrea" (l'attuale Campo Marzio) raggiungeva dapprima la stazione di S. Anna, poi le frazioni di S. Giuseppe, S. Antonio e S. Elia per terminare, dopo un tracciato con pendenze fino al 33%, nella stazione di Erpelle, sulla linea Divaccia - Pola.
Realizzata tra il 1885 e il 1887: vennero costruiti i viadotti su 7 canaloni,
6 ponti in ferro, 5 gallerie, i muri di sostegno sulle pendici del monte
Stena e 3 stazioni ferroviarie.
Questa nuova linea si dimostrò sin da subito fondamentale per la rinascita delle attività portuali e commerciali della zona: grazie alla ferrovia paesi come Erpelle e Cosina conobbero in brevissimo tempo un notevole sviluppo. Tutta l'area servita dalla linea divenne meta domenicale di centinaia di triestini che raggiungevano l'altopiano carsico, dove si potevano trovare trattorie, buon vino e la famosa birra Adria proveniente dal paese di Senosecchia.
Sul viadotto di Cattinara. Altre notizie e foto in ferrovieabbandonate.it
oppure in ilmondodeitreni.it.
👉Ma l'apertura del Canale di Suez, lo straordinario sviluppo di Fiume oltre al ritorno del Lombardo-Veneto all'Italia, avevano ridestato l'interesse degli Asburgo verso la città Trieste che necessitava quindi di un'efficiente collegamento ferroviario e di nuove infrastrutture portuali.
👉Fu così decisa le realizzazione della linea ferroviaria denominata Transalpina, per collegare Vienna a Trieste, che da un lato fu l'artefice principale di una forte ascesa commerciale della città ma dall'altro fece iniziare il lento declino della linea della Val Rosandra. Nel luglio del 1906 viene attivato il primo tratto della nuova linea da Trieste a Jesenice.
Tra i passeggeri abituali c'erano le Mlekarize (lattaie), le  venderigole o
 breschize (venditrici del mercato) e le savrinke (rivenditrici di uova).
👉La linea Trieste-Erpelle fu pesantemente penalizzata dalla "concorrenza" della Transalpina che assorbì gran parte del traffico merci e passeggeri a lunga percorrenza. Sopravvisse un discreto traffico di passeggeri e merci verso l'Istria e Pola non paragonabile però con quello che aveva visto la fine dell'ottocento.
👉Durante la WW1 venne destinata esclusivamente a servizi di approvvigionamento per le truppe militari. Con la fine della guerra il servizio ferroviario tornò alla normalità, ma la ferrovia visse un periodo di piena provvisorietà fino al 1920 quando,a seguito dei trattati di pace, la ferrovia passò all’Italia così come i territori dell'Istria.
Erpelle/Kozina, capolinea della ferrovia della Val Rosandra, era sulla "Fer-
rovia Istriana" che da Pola saliva fino a Divača, a sua volta situata sull'im-
portante Vienna-Graz-Lubiana-Trieste, detta "Südbahn" (foto del 1907).
👉Con il potenziamento della linea Trieste-Pola, la linea di Erpelle inizia un lento declino, declassata a linea locale: il traffico merci e passeggeri da e per l'Istria viene instradato per Pola, perdendo il naturale collegamento con Divača. Sulla linea troviamo in orario solo tre coppie di treni per Pola, che salgono a quattro nel 1931. A questi treni si aggiungono due coppie di treni limitati ad Erpelle.
👉Nel 1930 le FS decidono un programma di ammoder-namento delle principali linee nazionali, ed anche l'intera rete istriana e la linea della Val Rosandra venne inclusa nel programma. Vennero intraprese opere di consolidamento della massicciata, sostituito l'armamento, sostituiti gli impianti di segnalamento delle stazioni e muniti di barriere i principali passaggi a livello.
👉Il secondo conflitto mondiale non provoca gravi danni alla linea, che però al termine del conflitto, viene a trovarsi sul nuovo "provvisorio" confine tra Italia e Jugoslavia.
Il 31 dicembre 1958 Il giorno successivo, è il treno accelerato 1730, in partenza da S. Elia alle ore 22:18, nell'indifferenza più assoluta, a chiudere l'esercizio della linea, che venne smantella nel 1966.

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