Durante la WW1 l'irrequieto e anarcoide Keller era stato un asso dell'aviazione del gruppo Baracca. A Fiume, protetto da D'Annunzio, fu legionario, uscocco e filibustiere, poi fu futurista, fascista, esploratore.
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Guido Keller von Kellerberg fu certamente di difficile collocazione politica. Qui lo vediamo in una sua celebre fotografia, utilizzata nella locandina di una organizzazione anarchica contemporanea. Morì in povertà nel 1929, dopo una breve vita di avventure e di eccessi. |
👉A Fiume fece parte del "cerchio magico" dei preferiti di D'Annunzio. Amava passeggiare nudo sulla spiaggia e quando è stanco batteva la campagna attorno a Fiume dormendo all'aria aperta, nudo, mangiando frutta e noci in compagnia di giovani legionari.
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In un altro scatto altrettanto famoso Keller comparve in veste di Tritone (qui con dedica autografa a Margherita Sarfatti, l'intellettuale ebrea che fu la mu- sa e l'amante di Benito Mussolini e che nel '38 dovette fuggire negli USA per scampare alle leggi razziali). |
👉Keller divenne famoso per le sue beffe: riuscì ad intercettare le linee telegrafiche tra Jugoslavia ed Italia, procurando al Comandante preziose notizie militari. Partito in volo di ricognizione, tornò con un asinello legato al carrello dell'aereo: riferì che il motore dell'aereo si era fermato in territorio jugoslavo ma che lui lo aveva riparato: aveva incontrato un somaro, gli era piaciuto e aveva deciso di portarlo in regalo a D'Annunzio. Il gusto del gesto piaceva al Vate come a Keller.
👉Fu lui a cambiare il nome della taverna "Il Cervo d’Oro" in quello di "Ornitorinco" che frequentava con Giovanni Comisso, Léon Kochnitzky, Henry Furst, di cui era grande amico e sodale omosex.
👉Nell’estate del '20, in piena impresa fiumana, Keller si ritira in esilio volontario sulle colline tra Fiume e la campagna slava, cerca la fusione con la natura, dorme all’aperto, si lava nei torrenti, pratica sesso libero e vario. Comisso ricorderà con ostentata pudicizia certi risvegli nel bosco «al solletico della barba di Keller».
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