Così si chiamava la salsiccia fatta in casa dai contadini sloveni. "Kajzarska klobasa" è infatti la traduzione slovena di "Kaiser Wurst", salsiccia dell'imperatore.
E' sicuramente più conservabile della luganega trentina fresca ma proprio come lei non è consumabile "al tagliere": bisogna invece bollirla in acqua o arrostirla sul fuoco. La rossa salsa ajvar, la cipolla, i cetriolini, la senape (classica o di Digione) e il pane nero sono i suoi compagni elettivi. Parente stretta della kranjska klobasa, oggi molto più nota.
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