Una volta arrivati sopra il golfo presero forse la strada alta, passando da Castua/Kastav e Zamet oppure optarono per la via più bassa, che scendeva fin sopra la baia di Preluca?
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I due ipotetici percorsi si riuniscono in un punto certo, un bivio lungo la litoranea che oggi va da Fiume a Abbazia correndo sopra il vecchio silurificio (a cui si scende tramite "le scalette", un percorso solo pedonale). Il percorso rosso passa dal check-point dell'epoca, noto come "sbarramento di Cantrida" (click per ingrandire). |
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La via più bassa entrava in città costeggiando in orizzontale Costabella e passando sopra lo stadio di Cantrida (dove c'era il posto di blocco chia- mato "sbarramento di Cantrida" (citato in molta memorialistica). |
Entrambe i percorsi, sul terreno, erano molto diversi dai tracciati attuali, che nel frattempo sono stati tutti pesantemente modificati.
👉I due percorsi ipotizzati confluiscono nello stesso punto, il bivio dove oggi la litoranea che viene da Preluca inizia la discesa verso il centro città, in un quartiere popolare sopra il silurificio che allora si chiamava Torretta e che oggi ha radicalmente cambiato il suo aspetto.
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Dal bivio di Torretta-San Nicolò in poi non ci sono dubbi: la via era praticamente obbligata per arrivare nel Corso, centro nevralgico cittadino, e poi salire al Palazzo del Governo, dove D'Annunzio si insediò e lì rimase per 16 mesi (é quella in colore rosso, quella "alta" é qui in colore verde). |
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