Negli anni della guerra fredda il confine italo-jugoslavo non é mai stato una linea contesa, ma una fascia porosa e, a suo modo, anche aperta.
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Tra gli esempi più estremi di "valichi secondari" nei dintorni di Trieste c'è il posto confi- nario della Val Rosandra, che conserva tutt'ora i colori jugoslavi e si trova giusto di fron- te alla vecchia trattoria Bottazzo. Erano l'opposto dei valichi dove confluivano i turisti. |
La gente del posto vi era abituata. Conviveva con il "doppio livello", diciamo così.
Una storia che andava avanti dal 1945 e che è proseguita fin dopo il trattato di Osimo, e che è finita in archivio solo dopo l'ingresso della Slovenia nella Unione Europea.
👉Ma quando la Jugoslavija di Tito era ancora unita, tutti - ma proprio tutti - fosse solo per la benzina o per la carne o per qualche stecca di sigarette, vi si passava sempre, semplicemente per risparmiare o farsi una birra.
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