19 gennaio 2021

Il grande cantiere navale di Fiume

Ieri "Danubius" e oggi "3 Maj": il grande cantiere di Cantrida ha una storia lunga e importante. Venne aperto nel lontano 1892.
17 gennaio 1914: il varo della famosa corazzata "Szent Istvàn" (in italiano "Santo Stefano"). Sempre qui furono costruiti anche due dei tre incrociatori leggeri della nuova "Classe Helgoland" tra cui l'Helgoland.

Il momento-clou nel giorno del varo dell'ammiraglia austriaca.
Il primo cantiere navale di Fiume risale al 1892. Era una filiale dei cantieri tedeschi "Howaldtswerke" di Kiel.
👉Fu realizzato nella zona costiera denominata Brgud, vicino alla città, dove già gestiva un piccolo impianto per la riparazione di barche in legno.
La "Santo Stefano" stazzava 20.000 tonnellate e il 10 giugno 1918 fu af-
fondata nei pressi dell'isola di Premuda dal MAS comandato da Luigi
Rizzo, con il lancio di 2 siluri, anche loro probabilmente costruiti a Fiu-
me. Un terzo siluro, di un altro MAS, colpí la Corazzata "Teghetoff",
che però non esplose.
👉Nel 1902 i tedeschi smisero la attività, che nel 1905 venne rilevata da tre uomini di affari di Budapest, titolari delle imprese Danubius, Schönichen e Hartman, che rilevarono il cantiere abbandonato dai tedeschi e lo ristrutturarono aumentandone le capacità produttive grazie ad un aggiornamento tecnologico. Gli ungheresi rilevarono insieme al cantiere abbandonato dai tedeschi anche lo stabilimento "Lazarus" e il cantiere di Porto Re.
La nave "Vittor Pisani" in lavorazione nel 1939, negli anni della presenza
italiana, quando si chiamava "Cantieri navali del Quarnaro".
👉Nel 1906 il cantiere riprese l'attività mantenendo il nome "Danubius" e venne presto scelto per la costruzione di navi militari per la Marina Imperiale. Nel 1910 con il sostegno finanziario di istituti bancari di rilievo venne avviato un progetto di ammodernamento ed in seguito ad un processo di riorganizzazione aziendale che vide l'entrata dell'industria ungherese Ganz, nella società che gestiva i cantieri, nel 1911 il cantiere prese il nome di "Ganz & Co. Danubius".
Veduta con la costa sotto il Monte Maggiore sullo sfondo. Il cantiere na-
vale, il silurificio "Whitehead" e la raffineria "Romsa" disponevano di
piccoli porti separati con proprie dighe frangiflutti.
👉Dopo la fine della prima guerra mondiale e in seguito al passaggio di Fiume al Regno d'Italia, il gruppo imprenditoriale italiano di Giuseppe Orlando subentrò nella proprietà e nella gestione dei Cantieri Navali che con la denominazione di "!Cantieri navali del Quarnaro S.A." ripresero pienamente la loro attività.
👉Dopo la WW2: il cantiere era andato completamente distrutto durante la guerra, ma fu rimesso in funzione dalla Jugoslavija di Tito che lo rinominò "3 Maj BrodogradiliÅ¡te".
Il nuovo nome "3 Maj" Ã© stato un omaggio alla data di ingresso in città delle truppe dei partigiani di Tito, e fu riaperto in occasione del terzo anniversario di tale avvenimento, nel 1948. Con l'arrivo della "nuova Croazia" nazionalista del 1991 il cantiere è stato privatizzato, pur mantenendo però il nome, molto legato alla storia della città.

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