24 gennaio 2021

Una diatriba ereditata dall'Austria felix: é meglio la cotoletta alla milanese o quella alla viennese?

Fra la impanatura milanese e la infarinatura viennese il Maresciallo avrebbe scelto Milano e a quanto pare lo fece anche sapere...
cotoletta alla milanese
La vera cotoletta alla milanese (nome del piatto) si fa con le costolette di
vitello, ovvero fettine di lombata comprensive (però) anche dell'osso.
Entrambe erano costolette di vitello, ma quella viennese era solo infarinata mentre quella milanese veniva anche impanata: era questa la differenza, almeno secondo il Maresciallo Radetzky (1766-1858) che da parte sua faceva il tifo per Milano (ossia per l'impanatura).
cotoletta milanese o viennese
L'impanatura della milanese (in alto) avviene prima nell'uovo sbattuto e
poi in pane gratuggiato. A Vienna, invece, si "asciuga" in semplice farina.
👉Il feldmaresciallo austriaco scriveva, in una lettera al conte Attems, aiutante di campo di Cecco Beppe, di aver assaggiato a Milano una cotoletta passata nell’uovo e nel pan grattato e poi fritta nel burro, che era quindi diversa da quella in uso a Vienna, che era solo infarinata, sostenendo di non aver mangiato nulla di simile in Austria.
👉I camerieri croati capiscono se chiediamo una Wiener Schnitzel. Ancor meglio se ci affidiamo all'idioma locale, nel qual caso possiamo chiedere una bečki odrezak (bečki = viennese) oppure, più maccheronicamente, una wiener-šnicl (dove šnicl è la traslitterazione dal tedesco Schnitzel).
👉Se invece ci troviamo in Slovenia, dobbiamo chiedere una dunajski zrezek (dove "duna" sta per "città sul Danubio" e il termine zrezek sta per "cotoletta").
Un rapido giro nei siti del food croato e sloveno suggerisce che i gourmet locali propendano per la impanatura milanese piuttosto che per la più semplice infarinatura viennese. Allo stesso tempo, però, i siti più popolari sembrano orientati verso una terza versione dove il vitello è sostituito dal maiale, alla faccia della gastro-mitologia.

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