La minestra d'orzo aveva molti nomi: orzèt in Trentino, Gerstensuppe in Tirolo, mignestròn de uardìn in Friuli, ričet in Istria...
Prima di essere portato in tavola dovrebbe riposare per una notte, cosa che vale anche per l'orzét trentìn, per la Gerstensuppe tirolese e per lo sloveno ričet. |
Eh sì, erano molte le ricette contadine che richiedevano una preparazione lunga e laboriosa ma che in compenso erano decisamente saporite.
Succedeva per la minestra d’orzo, o mignestròn di uardìn, come lo chiamavano i friulani.
👉Il sapore del soffritto di lardo si mischia agli aromi degli ortaggi e al profumo dei fagioli, dando vita a un primo piatto che non teme confronti.
A dispetto dei nomi, la zuppa non cambia, se non per piccoli dettagli. La base è sempre di chicchi di orzo, uno dei pochi cereali in grado di crescere in montagna. Per il resto si spazia dalle patate ai fagioli e dalla pancetta alle carote. Qui al rifugio "Bellavista" in alta Val Senales (Sudtirolo), in occasione della transumanza estiva delle pecore (in versione con lo speck, ma senza gli sfilacci di carne). |
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