22 dicembre 2023

La maialatura, ossia l'uccisione del maiale di casa

L'uccisione del maiale di casa era uno dei perni attorno a cui ruotava il calendario contadino, un rito pagano che coinvolgeva l'intera famiglia.
La maialatura dei giorni invernali, raccontata da immagini crude ma senza ipocrisie (un sentito grazie al sito "Bookaleta"). Chiudeva un intero anno di attese legate all'allevamento del maiale di casa.
La lavorazione del maiale all'aperto in un villaggio della Slavonia.
Come in ogni civiltà contadina, anche in Istria il giorno della macellazione del maiale aveva un significato fondante ed evocativo. Veniva a compimento un intero anno di attese legate all'allevamento del maiale di casa, che allora era come per noi il conto in banca: una sicurezza a garanzia del nostro futuro.
I lavori post-uccisione terminano con il confezionamento degli insaccati.
👉In Serbia la maialatura si colorava di riferimenti identitari e nazionalisti: negli anni della crisi balcanica di inizio Novecento ci fu perfino una "guerra dei maiali" fra l'Impero austro-ungarico e la Serbia, che Francesco Giuseppe tentava di indebolire con le sanzioni economiche contro l'esportazione dei suini allevati in Serbia.
👉Spesso la giornata si concludeva con una grande festa nel corso della quale si consumavano piatti a base di maiale. E' una usanza che scavalca i confini e si ritrova in tanti paesi diversi.
La štajerska kisla juha, la minestra di maiale stiriana (la Stiria é oggi una regione dell'Austria) apriva la festa che si faceva dopo la macellazione del maiale. Gli ingredienti sono: testa e zampe del maiale, verdure, mele, erbe aromatiche e aceto di vino, che conferisce al tutto un sapore acidulo (qui in un francobollo che la celebra).







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