Nel 1932 (molto tardi, quindi) il fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti, scrisse a quattro mani con Fillìa (nome d'arte di Luigi Colombo) "La cucina futurista". Erano gli anni che preparavano l'attacco fascista all'Etiopia e i futuristi già nel '30 avevano lanciato l'invettiva contro la pastasciutta, considerata poco virile...
Copertina dell'edizione originale, visitabile liberamente nel sito it.wikisource.org. |
👉La pastasciutta non solo sarebbe da considerare molle, antivirile e passatista, ma costringerebbe "coi suoi grovigli gli italiani ai lenti telai di Penelope e ai sonnolenti velieri, mentre è patriottico favorire in sostituzione il riso, anche per liberare l'Italia dall'importazione del costoso grano straniero".
Nessun commento:
Posta un commento