15 aprile 2021

Dal ricettario dei futuristi: l'antipasto intuitivo!

"La cucina futurista" uscì nel 1932, dopo che, nel 1930, Marinetti aveva già lanciato il suo "Il manifesto della cucina futurista".
antipasto intuitivo
E' una delle più note ricette del ricettario futurista. Si trattava di svuotare un'arancia per ricavarne un cestino da riempire con del salame di "autentico porco e sott'aceti Cirio, il tutto trafitto da piccoli bastoni di grissini" (*).


antipasto intuitivo con pollo e puré
L'antipasto intuitivo, qui assieme a  fusi di pollo in umido e puré di pa-
tate
. Il rapporto fra futurismo e fiumanesimo fu profondo, seppur mina-
to dalla rivalità personale tra le due "primedonne" Filippo Tommaso
Marinetti e Gabriele D'Annunzio.
C'erano dei minuscoli biglietti nascosti nei peperoncini che "si sputano, si aprono e si leggono ad alta voce con grande dilettazione degli astanti; antipasto dunque che unisce il momento gastronomico a quello ludico e declamatorio in un'atmosfera allegra ed ottimista": malinconia e pessimismo appartenevano ai superati “passatisti”.
👉La reclame per l'industria Cirio evidenzia non solo il credo autarchico, in linea con le scelte economiche del fascismo, ma anche le necessità materiali dello entourage futurista, sempre attento a cavarne un utile.


(*) La formula originale dell'antipasto intuitivo, tratta da "La cucina futurista", era questa:
(formula Signora Colombo-Fillìa).

"Si svuota un arancio a forma di canestrino nel quale si dispongono qualità differenti di salame, del burro, dei funghi sotto aceto, dell’acciuga e dei peperoncini verdi. Il canestrino profuma i diversi elementi di arancio.

Nell’interno dei peperoncini si nascondono dei biglietti con frase di propaganda futurista o a sorpresa (ad esempio: «Il futurismo è un movimento antistorico» — «Vivere pericolosamente » — «Medici, farmacisti e becchini, con la cucina futurista rimarranno disoccupati», ecc.)."

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