3 ottobre 2024

Le due montagne più alte dell'Istria sono il Monte Maggiore/Ucka e l'Alpe Grande/Planik

Sia il Monte Maggiore, che con i sui 1.401 metri domina il Golfo del Quarnaro, che il Planik (m 1.272) fanno parte dell'Istria bianca, la regione storica della Ciceria o Cicaria o "altipiano dei Cici".
L'Altipiano dei Cici (qui in una carta del 1903) fa parte della rocciosa e calcarea "Istria bianca" che corrisponde all'area dei Monti della Vena. Nota: le linee rosse rappresentano la rete ferroviaria istriana esistente all'epoca.

La Ciceria corrisponde all'Istria Bianca, che si ag-
giunge all'Istria Grigia e all'Istria Rossa. La tripar-
tizione ha natura geologica-botanica ma è entrata
di prepotenza fra i luoghi comuni (specie italofoni).
La Ciceria-Čičarija, detta in italiano anche Monti della Vena o Altopiano dei Cici è una regione storica costituita da una catena montuosa che si estende per circa 35 chilometri nell'Istria settentrionale. Il suo verde manto boscoso è discontinuo, interrotto da bianchi lembi di roccia calcarea, perciò questa parte dell'Istria viene chiamata Istria Bianca (e comprende anche il costiero Monte Maggiore- Učka, la vetta più elevata dell'intera Istria).
👉E' abitata prevalentemente da croati ma nel villaggio di Žejane sopravvive una esigua minoranza romena, erede dei Vlasi o Valacchi che qui vengono chiamati Čiči e che nei secoli passati abitava gran parte del Carso e conservano una forte identità nella loro lingua neo-latina (detta anche istro-rumena).
👉Il tetto dell'altipiano della Ciceria è il Planik (Alpe Grande, 1.273 metri). Da lassù la vista è magnifica da ogni parte. Qui si capisce benissimo il perchè del nome italiano, un po’ esagerato forse, e il perché dei tanti ispirati racconti sulla rivista alpinistica “Liburnia”, il cui primo numero uscì nel lontano 1902. L’Alpe Grande divenne particolarmente popolare come meta di escursioni dopo che nel 1913 lo descrisse nella sua “Guida di Fiume e dei suoi monti” Guido Depoli, redattore della “Liburnia” e per lunghi anni segretario e poi presidente del Club Alpino Fiumano.

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