La "porzina coi capuzi" è la coppa di maiale lessata da mangiare con crauti, senape e rafano. Una formula che fa impazzire i triestini, che fanno la fila davanti ai buffet cittadini...
Nei buffet triestini la porzina coi capuzi viene servita anche nel classico
panino da mangiare in piedi al banco di mescita o da portare via.
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E' un pezzo di carne rosea, venata di sottili filamenti di grasso (se è troppo magra diventa stopposa) sui due-tre chili di peso, che viene fatta bollire intera in acqua salata.
Oltre che con i capuzi garbi (che sarebbero i crauti) e con la brovada di rape (i poco noti Rübenkraut tirolesi) è ottima tutte le verdure invernali, tipo le verze o i finocchi en tecia. Una spolverare di kren (rafano) fresco grattugiato è di rigore. Alcuni usano anche bollirla dentro le zuppe inver- nali, come la minestradi orzo e la jota. |
Basta mettere l’acqua sul fuoco e aggiungere le spezie e il vino e, quando l’acqua sta per bollire, immergere l'ossocollo e continuare la cottura a fuoco molto lento per due o tre ore e anche più.
Per tradizione la porzina si accompagna ad unico e solo contorno: i capuzi garbi con la birra alla spina.
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