Ha mantenuto il vecchio nome italiano (nel periodo fra le due guerre mondiali Rijeka-Fiume e l'Istria facevano parte del Regno d'Italia).
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Il ristorante "Dopolavoro" in una suggestiva fotografia di J. Uckermann. Da qui passava un'antica via di collegamento con l'Istria interna e il posto fu alternativamente una terra di orsi, carbonai, contrabbandieri e viaggiatori (oggi turisti). |
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In una foto d'epoca, quando si chiamava "Trattoria Peruzzi". |
Oggi è un
ristorante-trattoria molto conosciuto anche dai turisti che lo raggiungono per lo più risalendo la strada che dal litorale di Opatija-Abbazia si inerpica puntando alla cima dell'Uĉka-
Monte Maggiore.
La prima volta ci sono andato su indicazione di Vlakdo, un ingegnere che lavora a Levico (dal nome si capisce che non è originario della Valsugana).
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Antica Trattoria Peruzzi. |
👉E' ben situato fra mare e monte, lontano dal casino della costa e meno triste dei soliti localini del turismo plastificato che stanno solo poco più in basso.
E quindi come non essere disposti a perdonare praticamente tutto: i goffi tentativi di imitare l'Italia "occidentale e moderna" (praticamente si tratta poi del nostro "modello veneto"), il rifiuto dei nomi dei piatti tradizionali del posto (sempre occultati sotto il termine
piatto tipico), l'insopportabile tendenza alla tristanzuola modernità di un
piatto firmato tipo nouvelle cousine. Anche gli arredi sono piuttosto tristanzuoli, ma qui almeno non c'è il traffico, la invadenza e la volgarità dei Suv modaioli come sulla costa più in basso.
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