15 luglio 2022

"Una foto con il Che Guevara" di Giacomo Scotti

"Una foto con il Che Guevara" è la ricostruzione di uno scatto rubato e di una testimonianza silenziata (ed è l'ultimo libro di Giacomo Scotti).
Giacomo Scotti è l'ultimo sulla destra, con la camicia chiara. Così scrive: "Nonostante il divieto, però, tutte le volte che mi fu possibile presi nota non soltanto di quanto vedevo ma pure di quello che arrivava ai miei orecchi. Note che ritrovo su un vecchio taccuino con le date.".
Il sito asterios.it ne mette a disposizione gratuita una
versione in formato PDF.

"A Fiume Che Guevara e i suoi accompa-gnatori visitarono i cantieri navali “3 maggio” e poi pranzarono nel ristorante dell’hotel Park sul lungomare di Pecine, il quartiere orientale della città, oltre il ponte della Fiumara, dopo una breve passeggiata per il centro città, per quel Corso che costeggia la cittavecchia medievale. In quella passeggiata, ma anche dopo, feci compagnia al Che ed ai suoi collaboratori.
👉All’epoca lavoravo come cronista nella redazione de «La Voce del Popolo», il giornale degli italiani rimasti sul territorio istro-quarnerino. Insieme al fotoreporter Ivo Kontus, l’unico che avesse un’auto propria, privata (il giornale disponeva di una sola macchina, una jeep, che però quel giorno era in giro per l’Istria), fui mandato al cantiere per scrivere esclusivamente la cronaca dell’avvenimento senza addentrarmi in considerazioni di natura politica."

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