Il prolifico Giacomo Scotti ritorna nelle librerie con il volume "Jugoslavia, il paese che non c’è più", continuazione del precedente “Si chiamava Jugoslavia”.
Giacomo Scotti, "Jugoslavia, il paese che non c'é più"", Besa Muci editore, 2021. Vedi anche in "Osservatorio Balcani e Caucaso". |
"Diciamo subito che 'Si chiamava Jugoslavia' e 'Jugoslavia, il paese che non c'è più' li ho scritti come un unico volume. Per motivi tecnici l'editore lo ha diviso in due. [...] Dopo un percorso che mi ha portato dall'Istria alla Macedonia, ho ricostruito altri viaggi, ottenendo un giro completo della Jugoslavia zigzagando fra mare, monti e pianure: altri viaggi, altre scoperte in Serbia, Bosnia, Macedonia, Vojvodina, Kosovo e Dalmazia.
Sia nel primo che nel secondo volume, dunque, offro ai lettori la possibilità di viaggiare nel passato di quel paese che "non c'è più", frantumatosi in sette staterelli. Nei miei ricordi, però, resta quello che, prima della guerra fratricida del 1991-1995, era la patria comune di serbi, croati, bosniaci-musulmani, sloveni, macedoni, montenegrini e albanesi kosovari".
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