24 febbraio 2023

La casa degli emigranti a Fiume

Negli anni della belle époque Fiume era famosa per i suoi alberghi, ma nessuno ricorda che il più grande di tutti era l'«Hotel degli Emigranti».
"Si chiamava Casa Emigranti. Dal 1904 al 1906 Fiorello La Guardia, Agente Consolare, li controllava perchè non partissero malati. Erano solo Ungheresi con obbligo di imbarcarsi a Fiume che ne aveva avuto il monopolio per legge. Navi della Cunard Line di Liverpool furono noleggiate tra cui la "Carpathia". Le partenze degli emigranti terminarono con la guerra del 1914." (Rodolfo Decleva)
L'ex Albergo degli Emigranti visto in Google Street View. Vedi
anche il sito lokalpatrioti-rijeka.com.
Si trovava lungo la vecchia "Strada Industriale" (che oggi si chiama "Ulica Milutina Barača") all'altezza del Porto Petroli, in zona industriale. Una grande struttura che era piuttosto un ostello, un ricovero che ospitava fino a 1.500 persone nelle sue camere da otto letti, e serviva agli emigranti che andavano in America. Negli anni della belle époque erano 50.000 all'anno
Una cartolina dell'epoca con l'Albergo degli Emigranti a sinistra.

le persone che emigravano nelle due Americhe partendo da Fiume e a un bastimento transatlantico attraccava nelle immediate vicinanze dell'hotel (fuori da occhi indiscreti, dunque...). In quegli anni giungevano qui ogni giorno un fiume di emigranti dai paesi dell'Europa centrale, in attesa in quarantena di documenti per andare in America.
Si affacciava sulla Via Industriale, all'altezza del Porto Petroli.

Un po' di storia (da un post di Rodolfo Decleva):
👉"L'emigrazione dall'Austro-Ungheria avveniva principalmente attraverso i porti di Amburgo e Bremerhaven, seguiti da Rotterdam, Anversa, Le Havre, Fiume, Trieste e Genova ed aveva avuto inizio nel 1880. La significativa emigrazione della popolazione, in atto intensamente dal 1880. Il governo austro-ungarico a pensare all'introduzione di una linea di navi da Fiume
Un piroscafo della Cunard Line ormeggiato a Fiume.

all'America all'inizio del XX secolo. Il primo piroscafo salpò da Rijeka (e Trieste) per New York alla fine del 1903. Dal 1903 al 1914 circa 320.000 emigranti viaggiarono da Fiume verso l'America.
👉Da dove venivano gli emigranti austro-ungarici? Principalmente dalle regioni più povere dell'Impero, e cioè dalla Galizia, dalla Bucovina, dalla Dalmazia e dall'Istria.
Manifesto della Cunard Line.
Queste regioni erano anche le più colpite dal fenomeno dell'emigrazione interna, cioè da un territorio all'altro dell'impero. 
👉Ecco spiegato succintamente perché a Fiume esisteva una "Casa d'Emigrazione": si trattava di una struttura di transito per le decine di migliaia di persone che da lì s'imbarcavano ogni anno per le Americhe. L'ostello era stato costruito nel 1906 e si trova nella periferia occidentale della città, non lontano dalla stazione ferroviaria, lungo la costa. È un enorme edificio lungo 160 metri, tirato su con capitale ungherese secondo i progetti di Szilard Zielinski,
modernamente dotato di ventilazione e illuminazione elettrica.
👉L'esperienza decennale dei porti europei nelle operazioni di transito degli emigranti in
Un certificato azionario della Cunard Line.

attesa di imbarco per l'America, mise a punto un modello molto chiaro di "hotel per emigranti". A quel tempo, il rifugio esemplare per gli emigranti era Ballinstadt ad Amburgo. Tre anni dopo da che Rijeka divenne un porto per emigranti, il Ministero dell'Interno assunse Szilard Zielinski, uno degli ingegneri più importanti dell'Ungheria, per progettare un ostello per emigrati a Fiume. Una costellazione di architetti e ingegneri di Fiume ha studiato con il professor Zielinski al Politecnico di Budapest, e poi hanno lasciato il segno sul futuro sviluppo della città sul fiume. Nell'opera professionale del prof. Zielinski prevede anche il primo utilizzo di una struttura in cemento armato del tipo Hennebique nell'area della nostra regione. È considerato l'antenato degli edifici proto-razionalisti in quella che allora era l'Ungheria, e quindi a Rijeka.
L'hotel degli emigranti è stato concepito come un edificio moderno, per poi entrare nell'avanguardia della costruzione strutturale in cemento armato. Allo stesso tempo, ha elementi Art Nouveau nelle sue determinanti decorative. In questa zona d'Europa, era l'unica struttura appositamente costruita per gli emigranti. Si caratterizza, soprattutto per quell'epoca, per l'elevato livello di comfort e servizi contenuti nella struttura. L'edificio si trova vicino alla stazione ferroviaria e al molo da cui sono saliti a bordo della nave, nell'odierna via Industrijska.
👉All'arrivo in albergo, gli emigranti sono stati esaminati a fondo nei dispensari, vestiti e bagagli sono stati lavati e disinfettati, e solo allora si sono recati nelle loro stanze.
L'hotel disponeva di un'ampia sala da pranzo, una cucina ben attrezzata e servizi accessori, e verande rivestite in vetro che fungevano da passeggiate e spazio per socializzare. Un terrazzo molto ampio permette di stare all'aperto. Aveva anche una serie di altre strutture come una drogheria, un tessuto, una tabaccheria, una banca e un ufficio postale.
👉Le partenze avvenivano ogni secondo venerdì del mese con una media di 2000 passeggeri. In considerazione che l’emigrazione era in continuo aumento e che sempre più gente arrivava a Fiume, il Comune costruì col finanziamento ungherese l’Albergo Emigranti capace di ospitare 2000 emigranti. Dentro l’Albergo c’era anche il servizio Medico, di cui faceva parte anche il famoso Fiorello La Guardia - Agente Consolare americano - per impedire alla gente malata di imbarcarsi- sicuramente destinata ad essere respinta ai severi controlli a Ellis Island.
👉Ma il periodo dell'emigrazione volse al termine con l'inizio della prima guerra mondiale. L'hotel rimase in funzione fino al 1914, dopodiché fu trasformato in ospedale. Nell'ultimo mezzo secolo ha avuto una funzione industriale."

Nota: l'era d'oro degli hotel é stata quella antecedente la prima guerra mondiale, quando nel centro cittadino vantava ben 20 hotel, cioé cinque volte più di oggi.

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