
Era stata acquistata per accontentare l'ultima fiamma del poeta, la contessa Evelina Morasso Scapinelli, una tipa che il suo stagionato amante aveva soprannominato Tittì.
👉L'auto in questione era un vero bolide, per quei tempi, visto che questa cabriolet Isotta "tipo 8b" vantava un propulsore ad otto cilindri di 7372 cm³ di cilindrata che erogava una potenza di 150 cavalli vapore. Rispetto al modello che rimpiazzò aveva un telaio rivisto. La trasmissione era formata da un cambio a quattro rapporti che poteva farla sfrecciare in strada alla spaventosa velocità di 150 chilometri all'ora. Un mostro, per l'epoca.
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Ma la “Tipo 8” non era solo potente: era anche estremamente lussuosa. Ormai le Isotta Fraschini stavano diventando il punto di riferimento tra le automobili in fatto di eleganza, velocità e lusso. La “Tipo 8” e le sue successive versioni come la “Tipo 8A” da 120 cv del 1924, la più sportiva “Tipo 8A SS” (dove SS voleva dire Super Spinto) da 150 cv del 1926 e la “Tipo 8B” da 150 cv del quinquenno 1931-1936 ben presto divennero le auto più desiderate al mondo (dal blog Vitadistile). |
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