La "Kozarčanka" (ossia "la donna di Kozara") è un'icona della resistenza jugoslava e della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
La partigiana della foto è Milja Marin, una partigiana serba, fotografata da Georgij Skrigin, ballerino di origine russa e anche fotografo artistico conosciuto a livello internazionale, che aveva ricevuto prestigiosi premi in numerose mostre fotografiche alla fine degli anni '30.
Tra il 1942 e il 1945, Skrigin scattò circa 500 fotografie di guerra, alcune delle quali sarebbero diventate leggen- darie nella Jugoslavia socialista del Maresciallo Tito. |
👉Dopo la guerra, in cui l'esercito partigiano di Tito risultò vittorioso, la "Kozarčanka" divenne una vera icona della Jugoslavia socialista. In guerra era stata uno dei simboli della partecipazione di massa delle donne come volontarie nella lotta partigiana, lotta, che verrà ricordata nei decenni successivi e che riuscì a creare un sentimento comune di appartenenza nazionale perfino in un paese come la Jugoslavia, altamente diversificata a livello etnico.
👉Più tardi, nel 1968, Skrigin pubblicò una monografia delle sue fotografie di guerra, dove intitolava quella di di Milja Toroman "Kozarčanka" ("Donna di Kozara").
👉Una versione modificata di Kozarčanka (senza il fucile) apparve persino sulla copertina di un album del 1986 della famosa pop band jugoslava "Merlin".
Fonti: Batinić, Jelena "Donne e partigiani jugoslavi: una storia della resistenza della seconda guerra mondiale", Cambridge University Press, 2015.
Lukić, Dragoje; " Rat i djeca Kozare", (2a ed.) Narodna knjiga, 1984.
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