Le fette di pane venivano abbrustolite sulle braci del fogolàr e poi inzup- pate nella brocca riempita con un mix di vino caldo, olio, sale, zucchero e pepe e aglio. Era un momento di convivialità riservato ai mesi invernali. A turno i commensali immergevano il pane nella zuppa comune, ed era un gesto carico di significato simbolico. |
La zuppa bukaleta viene fatta con vino rosso caldo mescolato con olio d'oliva, sale, pepe, zucchero e aglio.
Più che una vera zuppa è dunque un liquido ed è conosciuta anche come istarska supa.
Viene (ma è il caso di dire veniva) servita in un brocca o boccale di terracotta chiamata bukaleta (bocaleta nella versione istro-veneta), da cui prende il nome. Sono nomi che affondano le radici nel greco-bizantino bokalion e che in Istria tutti conoscevano perchè queste brocche o boccali comparivano anche nella casa più misera.
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