La passeggiata è suggestiva, perfino un intenditore come Albano Marcarini ha voluto inserirla nella sua raccolta di Sentieri d'Autore (cosa successa anche con il percorso del Tram de Opcina). In secondo piano, sulla destra, il cantiere dell'ennesima aggressione cementezia, ancora da terminare (chi non sanare le "beghe" col pa- drone del castello sa però come approvare una simile speculazione.
Vedi le altre foto in Google Foto.
|
Percorrerlo è un po' come affacciarsi su un lungo balcone, solo che alle spalle, anzichè un muro, c'è la macchia verde del Carso, più alta e intricata di quella mediterranea, capace di risucchiare, silenziare e nascondere il traffico dei bisonti che corrono sulla statale e sull'autostrada, vicinissime entrambe.
E di fronte non abbiamo un
mare di condomini, ma il Golfo di Trieste, con il fascino di un mare che inizia con le lagune di Grado e finisce con gli scogli di pietra d'Istria.
👉La passeggiata tra le roverelle, i lecci e i cespugli di sommaco è raccolta e protetta, ogni tanto invita ad affacciarsi sul mare per scrutare da lontano la rocca di Duino e il profilo della costa istriana. Il sentiero assomiglia alle Promenaden asburgiche e inizia uscendo dal parco del castello, largo e ben inghiaiato. Si snoda facile e tranquillo per due chilometri e mezzo, infine approda al piccolo parcheggio del campeggio sopra la baia di Sistiana. Proprio qui, quasi a strattonarci bruscamente per farci riprendere contatto con la realtà, compare tutta nuova e anzi ancora da terminare la grande, brutta, squallida colata di cemento che "valorizza" la Baia di Sistiana. La consorteria dei dilapidatori del paesaggio è sempre sveglia e attiva, nonostante la crisi...
Nessun commento:
Posta un commento