Il piccolo fiordo di Zavratnica presso Jablanac, ai piedi delle Alpi Bebie: i grandi traghetti lo sfiorano ma non se ne curano, proprio come i turisti camperizzati che portano a bordo.
La passeggiata del fiordo di Zavratnica è una piccola perla adriatica che si apprezza di più fuori dai pienoni agostani. E' un posto che meriterebbe più attenzione e insieme più rispetto, come del resto il piccolo centro costiero di Jablanac.
|
In bianco e nero il piccolo centro di Jablanac, ormai fagocitato dalla frenesia turistica. Le altre foto sono del fiordo, un microcosmo unico. |
Jablanac è stato dapprima intasato dal traffico dei traghetti e poi sfregiato dai palazzinari della "nuova Croazia", gente innamorata delle betoniere e dei peggiori modelli italiani degli anni Novanta.
Ci sono stato fuori stagione, come sempre bisognerebbe fare con queste località che in luglio e agosto vengono travolte e nascoste dal turismo mordi e fuggi.
Vento teso, cielo basso, maglioni e giacche a vento. Quel che serve per apprezzare il sentiero pedonale che dai traghetti s'insinua fra le bianche e taglienti rocce del litorale.
Forse due, o anche tre chilometri che si snodano a pelo d'acqua e che da soli meritano un viaggio.
Ci si va a piedi, ovviamente, partendo proprio dietro il gabbiotto che distribuisce i biglietti del traghetto.
Si doppia uno sperone roccioso e si è già in un altro mondo, altro che postacci come Ibiza, Portocervo, Dubai.
Il sentiero è largo, ben fatto e procede in orizzontale fino alla piccola baia incassata tra le rocce che chiudono il fiordo.
Si continua per qualche centinaio di metri, poi il sentiero termina e bisogna tornare sui propri passi.
Volendo è possibile rientrare a Jablanc prendendo quota lungo un sentiero scalinato che raggiunge i resti di opere medioevali, poi sede di opere militari moderne.
Se non c'è la bora la variante è raccomandabile perchè, seppur così breve, ci permette scorci e punti di vista diversi.
Anche il paesino di Jablanac merita di essere visto, specie quando non c'è il traffico legato ai traghetti.
Sono poche case vecchio stile, c'è qualche bar, un piccolo ufficio postale e il vecchio Hotel Lux, molto retrò, propprio all'attracco del ferry. Ma mi raccomando, non andate mai, nemmeno a ferragosto, al cosiddetto "hotel hablana", un mostro cementizio figlio dell'ignoranza e della strafottenza: prima fallisce e meglio è.
Sono a Jablanac in questo momento e in questo momento vedo l'orrificante pensione (ormai in disuso). Io e la mia compagna ci chiediamo come mai questo incantevole paesino sia decaduto pur essendo una ottima metà per escursionisti e bagnanti.
RispondiEliminaGià, lo sfascio ambientale che produce fallimento economico... I croati copiano da noi, vedi questo (dalle mie parti).
RispondiEliminahttp://cipputiblog.blogspot.it/2014/07/la-triste-storia-di-maso-corto-in-val.html#.U-XQzfl5MxA