18 novembre 2019

Polenta e renga alla friulana

Grassa e nutriente, forte di sapore e di odore, stuzzicante, robusta, economica e di lunga durata: è la nordica umilissima aringa.
renga alla friulana
Grazie alla conservazione sotto sale, l'aringa poteva durare a lungo e fu per questo che si trasformò nel "tesoro del Mare del Nord", com'era successo per il baccalà portoghese e per lo stoccafisso norvegese (sempre merluzzo sono).
Polenta taragna e aringa affumicata ripassata in padella in un semplice
soffritto fatto di abbondante cipolla, aglio, prezzemolo e olio di oliva.
Nel Medioevo e fino a tutto il ‘500 il fiorente commercio delle aringhe tra le città della nordica Lega Anseatica e l’Europa centromeridionale alimentò anche il parallelo commercio del sale.
👉Il sale saliva verso nord e l'aringa scendeva verso sud in in barili. La sua sistemazione sotto sale doveva avvenire entro poche ore dalla cattura, cioè praticamente in mare.
👉Il traffico di aringhe salate e affumicate aveva come principale centro nel mediterraneo la città di Venezia.
renga alla friulana
"...mia suocera metteva l'aringa avvolta nella carta oliata sopra la stufa a legna. Nell'aria si spandeva l'odore del pesce affumicato cotto, che rimaneva per giorni." Nella foto abbiamo una replica delle antiche ricette, in un tegame di ferro con cipolla, aglio, prezzemolo e olio di oliva. Va cotta lentamente, a fuoco basso.

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