Molti villaggi della costa e delle isole avevano un conservificio, uno stabilimento per inscatolare il pesce che impiegava soprattutto donne.
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"La cosa peggiore era preparare i filetti di acciuga sotto sale", ricorda K.K., abbozzando il gesto di affettare i filetti immaginari sulla tavola. “Si fanno a pezzi, bisogna pulirli, dividere ogni filetto a metà, arrotolarli, mettere al centro un cappero”. |
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L'ex-stabilimento del pesce "Kvarner" a Lussinpiccolo (2019). "Facevano un lavoro molto duro. Ma si guadagnavano da vivere da sole. Le fabbriche spesso impiegavano donne dell'entroterra dalmata o della Bosnia Erzegovina.". |
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Lo stabilimento "Plavica Cres" a Cherso, in funzione dal 1896 al 2013. Oggi ospita un bar molto frequentato e orgoglioso della propria storia. Sull'epopea del pesce inscatolato si veda il report nel sito balcaniecaucaso.org e il testo originale in H-alter.orgH-alter.org. |
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