30 marzo 2023

La baia di Cigale a Lussinpiccolo (isola di Cherso)

Grandi famiglie con grandi mezzi e grandi ambizioni. A Lussinpiccolo vennero piantati centinaia e centinaia di alberi per creare una grande pineta nella baia di Cigale (Čikat), ove certi ricchi e nobili austriaci, tedeschi, ungheresi e triestini stavano costruendo le loro ville.
Cartolina edita a cura della società promotrice del lancio turistico internazionale
della baia, la "Seebad Cigale". Primi anni del Novecento, in piena belle époque.
Era la belle époque: il periodo a cavallo fra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, che finì con lo scoppio della WW1.
Portorose, Abbazia, Rovigno e Lussino furono le località balneari più celebri dell'Alto Adriatico allora soggetto all'Austria, cui bisogna aggiungere le isole Brioni, che potremmo definire una sorta di resort di superlusso.
👉A Lussinpiccolo fu fondata una società ad hoc per la gestione e lo sviluppo turistico: la "Seebad Cigale"
👉La cartolina prodotta proprio dalla "Seebad Cigale" nel 1905 mostra le linee di navigazione, che in sette ore da Trieste (via Pola) e in quattro ore da Fiume ti portavano proprio a Cigale.

"La guida Hartleben’s della Dalmazia nel 1910 scrive di Cigale che «al fine di creare una spiaggia perfetta, è stata sparsa sul vecchio suolo fangoso della purissima sabbia marina dell’isola di Sansego». E infatti ogni anno un paio di barche andavano a prelevare sabbia nella vicina isola per poi spargerla sulla spiaggia della baia e renderla così più confortevole. La guida scrive che il Seebad Hotel ha duecento cabine da bagno e un Wiener Café con una splendida vista sul mare. La Kurhaus dr. Hajos, invece, sta in cima a un’altura nel centro del parco." (Alessandro Marzo Magno, "Il leone di Lissa (Italian Edition)", VandA edizioni. Edizione del Kindle.) 

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