In questo piatto della cucina tradizionale triestina, la presenza della polenta accanto al brodetto di seppie è una contaminazione con la cuci-
Dopo quasi un'ora di cottura, il sugo si è ristretto e le seppie sono diven-
tate morbide (al contrario dei molluschi, che cotti troppo diventano gom-
mosi).
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na friulana, che è al confine con quella ormai alpina della Carnia.
Quando il soffritto di olio e cipolle prende colore si aggiungono le seppie, si alza la fiamma e si aggiunge un po' di vino bianco secco e poi si aggiunge la passata di pomodoro. Si copre e si cucina a fuoco basso per una buona mezz'oretta.
Quando il soffritto di olio e cipolle prende colore si aggiungono le seppie, si alza la fiamma e si aggiunge un po' di vino bianco secco e poi si aggiunge la passata di pomodoro. Si copre e si cucina a fuoco basso per una buona mezz'oretta.
Al termine, si aggiunge un po' di prezzemolo tritato mentre nel frattempo si cucina la polenta, che sarà dovrà essere consistente come quella alpina e non molle come quella padana.
La polenta del brodetto di seppie non è molle come quella della pianura veneta, deve invece essere consistente proprio come la polenta trentina (nella foto grande la famosa polente di Storo).
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