Questa lunga passeggiata in riva al mare è una meta che, anche da sola, merita un viaggio. Unisce cinque località della riviera d’Abbazia: inizia a Volosca, attraversa Abbazia, Icici ed Ica, raggiungendo infine Laurana.
Sono dieci chilometri (dato GPS, i siti web parlano di 12) a pelo d'acqua fra giardini, ville e hotel d'altri tempi, colpiti ma non travolti dal modernismo jugoslavo e dal cafonal adriatico dell'ultimo ventennio. Il pezzo più bello rimane a mio avviso il tratto fra Laurana e Abbazia ma in fondo è solo questione di simpatie perchè in ogni suo tratto è in realtà da raccomandare.
|
Il percorso si svolge forse due metri più in alto della battigia e pochi metri più in basso della strada litoranea che corre parallela, a pochi passi di di- stanza, ma sembra lontana anni luce. Il tratto iniziale, vicino all'antica Laurana, è tutt'ora il più integro, insomma quello meglio conservato. |
Ci troviamo in presenza di una una Promenade sul tipo della Tappeiner di Merano o della Sant'Osvaldo di Bolzano, con la differenza che corre interamente in riva al mare.
Fu realizzata in più tappe. Il tratto da Volosca a Slatina (Abbazia) fu terminata nel 1889, anno in cui Abbazia venne proclamata ufficialmente stazione climatica. La seconda tappa che da Abbazia proseguiva fino a Laurana, fu conclusa nel 1911.
Fu realizzata in più tappe. Il tratto da Volosca a Slatina (Abbazia) fu terminata nel 1889, anno in cui Abbazia venne proclamata ufficialmente stazione climatica. La seconda tappa che da Abbazia proseguiva fino a Laurana, fu conclusa nel 1911.
La passeggiata può essere interrotta in qualsiasi momento per prendere il trolej (l'autobus urbano) che collega Rijeka con Lovran; da qualsiasi pun- to in quattro passi si può raggiungere la più vicina fermata. L'unico para- gone che mi viene in mente è con la Via dell'Amore alle Cinque Terre, in Liguria. Ma qui l'atmosfera non è agreste ma decisamente asburgica, nè può essere altrimenti visto che siamo sulla vecchia Küstenland, il litorale adriatico delle teste coronate della Mitteleuropa ottocentesca.
Vedi le altre foto in Picasa Web Album.
|
👉Qui c'era ancora l'impero asburgico ed è riuscita a sopravvivere alle più difficili stagioni: dalla belle epoque cosmo-polita e colonialista al fascismo italiano di Mussolini, dal comunismo auto-gestionario e anti-sovietico di Tito, al nazionalismo balcanico di Tudjman (che si fa riconoscere per l'invadenza cementizia).
Il tracciato visto in Google Earth. |
👉I segni della storia ci accompagnano per tutto il percorso.
Io l'ho percorsa partendo da Laurana dove la passeggiata ha un inizio davvero spettacolare nel parco che fronteggia il vecchio Hotel Park.
Per chi parte da qui il punto di arrivo è al mandracchio di Volosko/Volosca il centro costiero che era il centro amministrativo distrettuale da cui dipendeva anche Abbazia.
👉Opatja/Abbazia venne infatti creata dal nulla, in funzione turistica, e prima del 1844 era del tutto priva di qualsiasi importanza.
👉Opatja/Abbazia venne infatti creata dal nulla, in funzione turistica, e prima del 1844 era del tutto priva di qualsiasi importanza.
Infatti quando nel 1822 Fiume venne assegnata all'Ungheria, Volosca formò uno dei tredici distretti ed entrò a far parte del circolo di Pisino e subordinata al governatore di Trieste.
Volosca era sede di un Capitanato distrettuale che abbracciava quasi tutta la regione liburnica e la carsica orientale.
Per i professionisti della promozione turistica (si dice così, ma in realtà si tratta di vieta propaganda) dire "caratteristico paesino di pescatori" suona decisamente meglio.
Nessun commento:
Posta un commento