Radicato nella storia della città e reso celebre dal capitolo che Claudio Magris gli ha dedicato in uno dei suoi libri migliori.
Ha avuto una storia travagliata che lo ha trasformato in uno dei luoghi- simbolo della storia cittadina. "Il San Marco è un'Arca di Noè, dove c'è posto, senza precedenze nè esclusioni, per tutti, per ogni coppia che cerchi rifugio quando fuori piove forte e anche per gli spaiati." [pag 11] |
Varcare la porta che si apre sulla trafficata Via Battisti equivale a fare un salto nell'iperspazio, entrare in una dimensione senza tempo, dove il piacere di vivere riesce ad andare d'accordo col buon gusto e la cultura; caffè, libri, incontri, chiacchiere rilassate...
Eppure l'agitazione contemporanea è lì, a soli tre metri in linea d'aria, coi motori che urlano velocità e indifferenza; è lì ma rimane fuori dalla porta, un diaframma che separa due mondi.
👉Da questa parte del vetro il passato cosmopolita della città si mischia al miglior presente e sembra vaccinare i frequentatori dalla fretta agitata dei nostri tempi.
Le pulsioni distruttive del ventennio Berlusconi-Tuđman-Milošević rimangono fuori; premono alla porta, ma il loro DNA qui non è ben accetto, suscita rigetto, signori si accomodino fuori.
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