Trieste all'Austria e Fiume all'Ungheria: i due regni dell'impero bicipite di Francesco Giuseppe e Sissi (che s'atteggiava a protettrice degli ungheresi) avevano entrambi bisogno di un porto aperto sull'Adriatico.
👉Il Regno di Ungheria l'amministrò in epoca moderna a partire dal 1867, rispettandone l'antica natura di "corpus separatum" e privilegiando l'etnia italiana rispetto alla croata, considerata austriacante.
La Fiume della modernità fu creata dagli ungheresi: il suo porto, i suoi traffici, i suoi caffé, i suoi teatri e in generale l'intero ambito cittadino, che era progredito, civile e moderno.
I grandi caffé con le loro torte Dobosz, le trattorie dove si mangiava Gulyas e palacinche, i grandi alberghi del Litorale dalla ricca e cosmopolita clientela, i grandi armatori di Lussino (i Cosulich) e i commercianti di Fiume che avevano uno sguardo internazionale e aprivano filiali a Shanghai come a Buenos Aires.
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