Di qua e di là dell'Adriatico, da Burano ai dirimpettai porticcioli istriani una comune cultura pre-industriale scandiva il tempo delle donne, che nei momenti liberi lavoravano al tombolo...
Sottobicchieri creati a mano dalle donne contadine nei paesi istriani. Motivi e toni richiamano i gusti delle merlettaie di Burano. |
Le cose sono continuate così fino ai tempi di Tito, ma la ventata di modernismo sel- vaggio avviatasi nel dopo-Jugoslavija ha travolto anche quest'antica abilità donnesca. Qualcosa sopravvive, ma sono casi rari, quasi unici, spesso confinati negli interstizi della società e al limite dell'esclusione sociale.
Lungo la passeggiata a mare che da Laurana va ad Abbazia tutti i giorni staziona un'anziana donna con i suoi gomitoli e l'uncinetto. E' seduta nello storico porticato sotto un noto albergo del luogo, dove svende per pochi Euro il prodotto di lunghe ore di paziente lavoro. |
Centrini e tovaglie di tutte le dimensioni, fatte a mano. |
"Quanto più avanzate verso i paesi del sole, tanto maggiore è la ricchezza d'ornamenti e più vivi i colori. In Italia, per esempio, i panni sono ricamati a traforo, e la ricchezza della stoffa consiste nel lavoro stesso, e non nel colore; ma in Dalmazia al lusso del lavoro si aggiunge il lusso de' toni colorati... [...] Nelle lunghe serate d'inverno, nelle ore solitarie in cui fanno pascere i greggi, le donne ricamano, e il tempo non ha valore per loro; dei lunghi mesi, tutte le stagioni d'un anno bastano appena a
eseguire un solo capo di roba destinato a adornarle. Non si tratta
quindi di oggetti di commercio, cui si possa attribuire un prezzo"
(Carlo Yriarte, "Dalmazia", 1874)
quindi di oggetti di commercio, cui si possa attribuire un prezzo"
(Carlo Yriarte, "Dalmazia", 1874)
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