27 novembre 2012

Alla cieca - fuga da Goli Otok

La lunga citazione è tratta da Claudio Magris, grande
conoscitore di queste terre e genti dalmatiche, della
loro storia impastata di sole e sale, coste e isole medi-
terranee e marinare ma sempre profondamente legate
agli orizzonti danubiani dell'Europa asburgica. Prota-
goniste delle convulsioni balcaniche del Novecento.
"Aveva convinto il fratello a prenderla con sè sulla lancia, insieme a un solo marinaio, per il solito giro veloce d'ispezione intorno all'isolotto e a fare un bagno, al ritorno, a Samarić, la baia di Arbe rivolta verso Sveti Grgur. Noi a Goli Otok eravamo ancora in acqua, a raccogliere pietre. Le è stato facile, quando suo fratello e il marinaio si sono addormentati, storditi dal Luminal che lei aveva messo nel vino, prendere la lancia, che sapeva portare, avvicinarsi all'anfratto dell'Isola Calva dove mi ero nascosto e portarmi a Krušćica e poi, attraversato il dorso di Cherso, con un'altra barca, in Istria, in una spiaggia fra Brestova e Albona."
(Claudio Magris, "Alla cieca", pag. 250)

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