"Esilio" è il titolo che Enzo Bettiza, profugo dalmata, intellettuale e giornalista di vaglia, ha voluto dare alla propria biografia famigliare.
Ne raccomando la lettura per il suo valore "antropologico", la capacità di collocare la propria vicenda famigliare in un contesto, la multietnica costa dalmata sotto l'Impero Austroungarico, di cui non si hanno molte testimonianze letterarie.
Dice l'autore di aver voluto inserire nel libro «una piccola saga svoltasi in un mondo, la Dalmazia antica, cancellata per sempre dalla carta spirituale più che geografica dell'Europa». Un piccolo mondo antico che Bettiza, conservatore per vocazione e per collocazione ideologica, ricostruisce e cesella con finezza colta e cosmopolita senza mai lasciarsi andare ad esaltazioni nazionaliste.
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