Il Robna Kuća appena inaugurato. La foto in bianco e nero ritrae il ver-
sante delgrande magazziono che si affaccia sul lungomare asburgico.
Una bella ricostruzione del clima del periodo è in "La Voce del Popolo". |
Il grande parallelepipedo del magazzino-ponte scavalca la via più trafficata del centro e collega i due blocchi urbani del Corso e della riva.
👉All'epoca il problema della integrazione dell'architettura moderna nel tessuto storico non venne nemmeno preso in considerazione. Kucan impose un'architettura moderna che non rispetta gli edifici storici che circondano il centro commerciale. Eppure, anche in quel clima "produttivistico"
Come appare oggi sul lato del Corso cittadino (primavera del 2011). Al
primo e oggi ospita un lounge-bar in puro stile "nuovo Croazia". |
👉Kucan inseguì una qualche forma di legittimazione. Sostenne di aver voluto creare un collegamento visivo con il patrimonio industriale del porto e dei vicini di impianti industriali. Del resto anche qui in Italia in quegli anni il culto del cemento non scherzava.
Venne aperto nel 1974 e l'inaugurazione richiamò ben 30.000 persone, raccogliendo sia elogi che critiche. "Diversi sono stati turbati dall'aspetto industriale" (così si legge nelle cronache dell'epoca).
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