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25 ottobre 2024

Il territorio italiano di Zara (1920-1947)

Dopo la prima guerra mondiale la città divenne un’exclave italiana, capoluogo della Provincia di Zara, circondata dalla Dalmazia jugoslava.
Lo stemma e l'estensione della exclave italiana istituita dal Trattato di Rapallo del 12 novembre 1920, firmato mentre le truppe irregolari di D'Annunzio spadroneggiavano a Fiume.
Zara era molto conosciuta per i suoi liquori aromatizzati con la locale ci-
liegia della varietà marasca. Nella foto si vede lo stabilimento del mar-
chio leader, la "Luxardo", che acquistò fama internazionale grazie al suo
Maraschino e, durante la impresa di Fiume, per il suo Sangue Morlacco.
Per secoli fu una delle città più importanti della Repubblica di Venezia, di cui fece parte fino alla sua caduta. Dopo una breve parentesi napoleonica passò agli austriaci.
👉Alla vigilia della prima guerra mondiale con il Patto di Londra fu promessa all’Italia, in caso di vittoria, poco più della metà della Dalmazia, inclusa Zara. Ma a conflitto terminato le nuove pretese
Un pacchetto di "Principe di Piemonte" prodotto nel 1933 dalla Manifat-
tura Tabacchi Orientali di Zara nel 1933, una delle tante in attività a Za-
ra quando faceva parte del Regno d'Italia e godeva del privilegio di esen-
zioni fiscali ad hoc (una sorta di "porto franco" in scala ridotta.
italiane su Fiume (che non faceva parte del "patto") e l'occupazione da parte di Gabriele Dannunzio cambiarono le cose. Dopo estenuanti discussioni fra i vincitori della guerra, il Regno d'Italia siglò un patto bilaterale con gli jugoslavi, che assegnava la città di Fiume all'Italia in cambio della maggior parte della Dalmazia con la sola eccezione di Zara, che divenne capoluogo di una minuscola provincia italiana, istituita nel 1920 e che era fisicamente separata dal resto d'Italia. Secondo il trattato di Rapallo che lo assegnò all'Italia, è di 110 chilometri quadrati e comprende , oltre a Lagosta e isole adiacenti, una ristretta zona costiera che si affaccia sul Canale di Zara, di fronte all'Isola di Ugliano, per una lunghezza di 9 km. La targa automobilista della provincia era ZA.
👉Il regime fiscale privilegiato spiega perchè a Zara durante il suo periodo
Zara e dintorni in una mappa austriaca del 1869.
"italiano" (1920-1943) furono in attività così tante manifatture private di tabacchi: il sito sigaretteitaliane.org ne elenca ben 13. La municipalità di Zara era al di fuori della linea doganale e tutti i generi di monopolio godevano di un prezzo al pubblico molto agevolato. L’industria dei tabacchi era formalmente libera ma era sottoposta ad uno stretto controllo da parte dei Monopoli Italiani, che potevano revocare l’autorizzazione a produrre e commerciare tabacco. In Italia
La Zara storica stava tutta su un'isolotto rettangolare collegato da un pon-
te alla terraferma.
 le sigarette prodotte dalle manifatture tabacchi private di Zara venivano considerate sigarette estere.
👉Nel corso della seconda guerra mondiale, Zara fu gravemente colpita dai bombardamenti aerei e, in seguito al trattato di pace del 1947, fu ufficialmente annessa alla Jugoslavia del Maresciallo Tito. Dal 1991, dissoltasi la repubblica federativa jugoslava, fa parte dello stato di Croazia.


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