Pagine

7 dicembre 2024

Il mercato rionale "Enea Perugini" in Belvedere, che ai suoi tempi era un vanto per l'intera Fiume

Un mercato coperto d'avanguardia, per gli anni Trenta. Un'architettura futurista che colpiva per le sue linee e per l'arditezza urbanistica.
Il mercato rionale nel 1933 e (riquadro a colori) nel 2023. Fu progettato dall'architetto Enea Perugini, molto attivo in città nel periodo fra le due guerre: tra le altre cose progettò la sede delle Raffinerie ROMSA, la Casa Superina a Valscurigne e anche la Villa Perugini, la sua residenza costruita a Volosca, sulla via Per Abbazia. A lui venne intitolato anche lo Stadio Littorio, il campo sportivo di Cantrida.
In una rara immagine del 1937.
Era piccolo nelle dimensioni ma aveva grandi ambizioni: il regime fascista si spendeva molto per mantenere la presa sui quartieri cittadini, sempre in odore in eresia antifascista, e lo faceva senza risparmio di mezzi, nella prospettiva di italianizzare una realtà  multietnica che appena fuori il "limes" del centro urbano diventava compattamente slava.
Il bollo rosso indica la posizione dell'edificio.
👉La classe dirigente della città era da sempre in mano alla oligarchia commerciale, marittima e industriale, che era composta dalle più influenti famiglie italiane. Di sicuro non minacciava rivolte, ma anche lei dava da pensare a causa di quella sua particolare tendenza conservatrice sì, ma autonomistica, che vantava
L'edificio ha mantenuto la sua destinazione d'uso.

importanti precedenti storici nelle autonomie delle città della Lega Anseatica, vere culle del capitalismo moderno europeo.
"Il primo incarico importante per Perugini è stato il mercato in Belvedere. Agli inizi del 1933 la nota impresa edile Cementizia Fiumana Mareschi si era rivolta al Comune con la proposta di costruire un mercato nel rione di Belvedere. Era stato trovato anche il terreno, all’incrocio tra le vie Bardarini e Buonarroti. La Consulta municipale approvò la proposta e diede in concessione all’impresa Mareschi quale costruttore, l’area nella quale sarebbe sorto il mercato. Il Comune concesse gratuitamente la particella edilizia di 260 m² per il mercato, giacché alcuni
L'edifico oggi, il lato su Via Buonarroti.
dei proprietari avevano ceduto senza indennizzo i loro terreni. L’impresa Mareschi ottenne il credito per la costruzione, nell’ammontare di 150.000 lire, dalla Cassa di Risparmio (nella quale Enea Perugini era consulente tecnico). Il permesso di costruzione fu rilasciato il 14 luglio 1933. La costruzione del mercato e la sistemazione di Via Bardarini durarono all’incirca un anno e quattro mesi, cosicché alla fine del 1934 fu finalmente inaugurato. Alcuni mesi prima, precisamente il 15 marzo1934, il Comune aveva siglato il contratto di concessione della durata di vent’anni con l’impresa Mareschi. L’impresa Mareschi aveva ottenuto in uso l’intero pianoterra con otto locali per negozi e due per la vendita del pesce e il primo piano con due negozi, i servizi sanitari, gli uffici e un’ampia terrazza, parzialmente coperta da una piccola tettoia, adibita alla vendita di frutta e verdura. Nel 1937 la Mareschi si rivolse al comune con la richiesta di acquisto del terreno, però quest’ultimo non volle rinunciare al possesso di questo piccolo ma redditizio spazio. Un anno più tardi la stessa impresa costruì l’intera tettoia sulla terrazza del mercato." (testo di Jasna Rotim Mavlić, Fiume)

Nessun commento:

Posta un commento