25 ottobre 2020

Il rifugio "Duchessa d'Aosta" alla sella di Poklon (già "Schutzhaus Kronprinzessin Stephanie")

La storia di questo rifugio alpino iniziò nel 1887 quando fu inaugurato e dedicato alla asburgica Kronprinzessin Stephanie.
Una cartolina postale dipinta del 1909 con la scritta "Gruss vom Kronprinzessin Stephanie Schutzhause - Monte Maggiore - 950 m. Spitze 1396 m." Sullo sfondo il profilo dell'isola di Cherso. Siamo alla Sella di Poklon.

Nel 1912 il rifugio passò al Club Alpino Fiumano (che aveva partecipato
alla sua fondazione) e più tardi, con il passaggio all’Italia cambiò ovvia-
mente nome e divenne "Rifugio Duchessa d'Aosta". Seguì un periodo tor-
mentato e instabile.
Stiamo parlando di Stefania di Sassonia-Coburgo (1864-1945), la moglie di quel Rodolfo d'Asburgo che si sarebbe suicidato solo due anni dopo a Mayerling assieme alla giovane amante Maria Vetsera.
Biglietto da visita del rifugio.
👉Venne realizzato attorno al 1887 grazie all'impegno della associazione Österreichischer Touristen Club ma la Kronprinzessin Stephanie lo visitò solo molto più tardi, nel 1907. Tutt'oggi nella reception viene conservata una foto in bianco e nero che porta la scritta "Kronprinzessin Stephanie - Schutzhaus am Monte Maggiore 965 m".
👉All'inizio del 1930, al fine di sostenere l'economia, era stata istituita la "Zona Franca del Carnero" e più tardi, venne anche l'esenzioni fiscale sui primi 25 litri di benzina. Ebbe così inizio un'attività di contrabbando che sfruttava i vecchi percorsi medioevali e i
A sinistra l'edificio del rifugio e a destra della bandiera la bassa casermet-
ta della Guardia di Finanza costruita negli anni Trenta.
sentieri dei pastori che passavano dalla sella di Poklon diretti nella Ćićarija.
👉Il contrabbando richiamò a Poklon la Guardia di Finanza che costruì una caserma proprio di fronte al rifugio, accanto all'attuale capanna sociale del club alpino croato "Na Poklon", che fu realizzata dalla compagnia alpini di Abbazia e inaugurata nel 1965.
Lo storico gestore del rifugio, Antonio Adriani, in una foto scattatatra le
due guerre, che lo ritrae a accanto al dannunziano e fascista Host Venturi.
Durante la WW2 Adriani collaborò con i partigiani e il suo rifugio venne
bruciato dai nazi-fascisti nel 1944. Adriani venne fucilato dai nazisti.
 
👉Il gestore del rifugio fu per lunghi anni Antonio Adriani, un tirolese che ricoprì la carica fino al 1944 quando i nazisti bruciarono l'edificio per rappresaglia verso la sua collaborazione avuta con i partigiani di Tito dopo l'8 settembre del 1943.
👉Negli anni del dopoguerra l'edificio fu ricostruito in una posizione arretrata di qualche metro verso monte, liberando così lo spazio dove oggi si trovano il belvedere e il parcheggio.
👉 Il nuovo rifugio era gestito dalla Società di Ristorazione per l'Istria, ma dopo qualche anno, in quanto non redditizio, venne ceduto alla Associazione Alpinistica "Opatija", che lo riaprì il 5 ottobre 1958. Nel 1962 venne sottratto agli alpinisti e divenne un albergo.

Il vecchio rifugio alpino era situato dove ora si trova il parcheggio, tra la croce e l'attuale Pansion Učka, che a volte viene scambiata per il vecchio rifugio, che invece non c'è più. C'è invece, accanto ai resti della casermetta della Guardia di Finanza, l'edifico dell'attuale rifugio "Poklon", inaugurato nel 1965 e tutt'ora gestito dalla Associazione Alpinistica "Opatija".







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