28 luglio 2016

Il motel tondo di Plomin, da Tito a oggi

Fu costruito nei primi anni Sessanta, quando Tito aprì i confini al turismo occidentale per rastrellare valuta pregiata, soprattutto marchi tedeschi. Allora sembrava ipermoderno e forse lo era davvero, chissà...
Motel Labin Hotel Flanona
Quel "motel" contenuto nel nome originale ("Motel Plomin") sapeva
maledettamente di modernità e trasgressione, anche perchè rimaneva
aperto fino a notte fonda. In basso a destra una inquadratura dell' "Ho-
tel Flanona", nome attuale che tenta una citazione colta (Flanona era
il nome romano dell'attuale Plomin, che durante l'intermezzo fascista
era chiamata Fianona).
Posti così strizzavano l'occhio ai turisti occidentali cercando di accreditare la Jugoslavija come paese libero e democratico (cioè comunista ma autogestionario e aperto alle idee occidentali).
👉Aperto nel 1964, divenne ben presto un'attrazione anche per gli abitanti del posto, e non solo per i turisti. In quegli anni i progetti "modernisti" crescevano come funghi.
Motel Labin Hotel Flanona
Al motel, durante i frequenti viaggi da Opatija a Brioni, soleva fare tap-
pa il maresciallo Tito (a destra con gli occhiali), qui in compagnia del
presidente cecoslovacco Novotny, il 13 Settembre 1967. Le foto in bian-
conero sono tratte dal blog locale labinska-republika.
👉Lo stile di quegli anni Sessanta? Beh, era semplice: bastava riferirsi a quel modernismo cementizio che affondava le radici nel razionalismo architettonico del primo Novecento e che poi si estese senza soluzione di continuità fino all'urbanista e archistar Le Corbusier, il sacerdote del cemento armato delle terre occidentali.
👉Prima del motel lì c'era una bella area di sosta con tavolo e panche in pietra. Dopo la costruzione del tunnel sotto il Monte Maggiore il motel lentamente deperì.

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