27 maggio 2014

Il buffet "Da Pepi" a Trieste

Tra i riti secolari della città, caffè e bevute a parte, c’è il buffet, ovvero lo spuntino.
Buffet Da Pepi
L'interno è piuttosto piccolo, la cucina è sul retro. Non ci sono solo i bolliti c'è anche la celebre jota (minestra povera a base di crautie poi il gulasch e, ovviamente, i canederli allo speck.
Buffet Da Pepi
La caldaietta incassata nel bancone tiene in caldo pezzi di prosciutto, pan-
cetta,  lingua, würstel, testina, cotechino, carrè, coppa o spalla di maiale
(detta porzina), "luganiga de cragno" (leggermente affumicata e dalla tra-
ma grossa) che vengono affettati al volo e serviti con senape dolce e una
grattugiata di radice di cren fresco, aromatico e pungente.
I buffet triestini sono un'istituzione, un po' come i banchetti del lampredotto a Firenze, e nel centro storico ce ne sono parecchi. In questi posti si glorifica la carne di maiale bollita in tutte le sue possibili varianti.
Il più noto è probabilmente l'antico buffet di Bepi S’Ciavo (Giuseppe lo slavo), uno storico locale di tradizione mitteleuropea nato nel lontano 1897.
Buffet Da Pepi
Il bollito misto con crauti, senape e cren grattugiato. Il blog Dissapore
dedica un post alla cucina del "Da Pepi". Alcune belle foto anche nel blog
Volevofarelochef. C'è perfino una recensione del "The New YorkTimes".

👉Oggi come allora qui si mangia esclusivamente carne bollita accompagnata da crauti, con poche marginali aggiunte: le uova sode, per esempio, o i cetrioli in agrodolce mentre è di rigore l'accompagnamento con qualche salsa, di solito senape dolce ma soprattutto il cren, cioè radice di rafano fresco grattugiata al momento.
I triestini sono abituati ad
ordinare una rosetta con la porcina, che in genere man-giano in piedi o portano via (5 Euro)
Buffet Da Pepi
"Da Pepi" è in Via della Cassa di Risparmio, in pieno centro storico.
 anche perchè il locale è piuttosto piccolo e spesso molto affollato.
Ci sono stato in un piovoso pomeriggio di maggio, in un momento di stracca, a locale vuoto, e ho trovato un posto simpatico e ruspante anche se non proprio pulitissimo, in verità.
👉In due, ci siamo fatti portare un piatto di bollito misto con crauti e birra. Direi discreto, ma nulla di più. L'impressione è che i tempi d'oro siano ormai alle spalle e che il posto viva di rendita sulla fama ereditata dal passato. Solo così si spiegano i 32 Euro del conto.
Aperto il computer, vedo che anche nel web c'è chi espone impressioni analoghe, da parte mia spero che il locale sappia risollevarsi (non ci vuole poi molto, se non una certa cura, mi sentirei di dire...) e tornare a meritare la fama di cui continua a godere. Nonostante le critiche, mi sento di dire che almeno una volta bisogna andarci, se non altro per vederlo.

2 commenti:

  1. La vita di uno dei proprietari, Pepi Tomazic, venne segnata da una terribile tragedia: nel 1941, il figlio Pino venne condannato e fucilato, a 26 anni, mentre il Buffet subiva depredazioni e incendi dai potenti dell'epoca. Il locale rimase chiuso fino al termine del secondo conflitto mondiale.
    Tra l'altro, nel 1944, anche Pepi Tomazic era morto durante un bombardamenti in via Rossetti. Il Buffet rimase nelle mani di Emma Colja, vedova Tomazic, poiché anche la figlia Dani era stata uccisa durante la guerra. Questa dolorosa vicenda, occorsa alla famiglia di Pepi Tomazic, rivive nel romanzo di Fulvio Tomizza: "Gli sposi di via Rossetti" (1986).

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  2. Il Buffet da Pepi ha più di un secolo di vita e di attività. Fu fondato, infatti, nel 1897, da Pepi Klajnsic (da cui deriva il caratteristico nome di “Buffet da Pepi”) ed era ubicato in Piazza della Borsa, dove ora c'è una farmacia. Per mettere in risalto le origini slovene del proprietario, il locale venne presto soprannominato (per una curiosa usanza triestina di affibbiare soprannomi a tutti) Pepi s'ciavo (*). Dopo pochi anni dall'inizio dell'attività, nel 1903, il Klajnsic trasferì il Buffet in via Cassa di Risparmio n. 3, dove tuttora si trova. Nel 1908, l'attività venne ceduta a Paolo Tomazic che la mantenne fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Gli subentrerà il cugino Pepi Tomazic.
    (*) Il nome da Pepi S'ciavo, fu utilizzato fino al 1952, quando fu cambiato nell’attuale Buffet da Pepi. (testo tratto dal Gruppo FB "Misteri e meraviglie del Carso".

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