27 dicembre 2012

Il secolo nero di Trieste

Trieste, libero comune dal 1295, si pose nel 1382 sotto la protezione degli Asburgo, ai quali appartenne, salvo l'intervallo napoleonico, fino alla WW1, dopodichè passò (con qualche sussulto) al Regno d'Italia.
La corsesca bianca in campo rosso, ancora oggi
gonfalone civico triestino, è di introduzione più
recente in quanto risale al periodo fascista.
La WW1 rese la città campo d'azione e di propaganda per il nascente fascismo in tutte le sue varianti: nazionalismo, dannunzianesimo, squadrismo, futurismo, arditismo, etc.
Dopo la WW2 e fino al 1954, quando gli anglo-americani consegnarono a Degasperi la "zona A" la città fu teatro della propaganda neo-fascista (che del resto continua tutt'ora).
Sempre in nome di una "alabarda" considerata italianissima ma che in realtà è una "corsesca", arma dei còrsi (Corsica).

2 commenti:

  1. Bellissimo il tuo blog. Mi aiuta a raccogliere nuove informazioni sulla storia della Venezia Giulia e a ripercorrere quelle già acquisite. Continua così.

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  2. Ti ringrazio per le tue parole, che suonano come un incoraggiamento a continuare. Oltre ai complimenti mi aspetto qualcosa di più, cioè qualche critica e qualche consiglio. Ora vado a ficcare il naso in Iviaggi nellastoria... (PS: buon anno!).

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